RIVISTA DI CULTURA MEDITERRANEA

Rita Kernn-Larsen. Dipinti surrealisti – Collezione Peggy Guggenheim (Venezia)

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A cura di GraĹľina SubelytÄ—
Project Rooms, Collezione Peggy Guggenheim (Venezia)

di Saverio Simi de Burgis

Una piccola mostra dedicata a Rita Kernn-Larsen è visitabile ancora per i prossimi mesi presso la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Si tratta di circa una decina di dipinti, tutti realizzati nella sfera degli interessi dell’artista danese di origine, poi attiva tra Parigi, Londra, Oslo e altre cittĂ  europee. La sua formazione avviene nell’accademia parigina dello studio del cubista LĂ©ger, ma sin dall’inizio sposa subito l’avanguardia surrealista guardando allo stesso LĂ©ger ma anche a Picasso e ovviamente ai surrealisti a partire dal suo teorico, AndrĂ© Breton di cui segue con passione i preziosi insegnamenti. Negli anni della guerra, rimasta bloccata a Londra dove i primi bombardamenti rendevano concreti e tristemente reali le giĂ  surreali oniriche visioni, decise di continuare la sua ricerca in un’accezione astratta partendo sempre dalla pura e semplice osservazione della natura. L’attuale rassegna ricostruisce la mostra che Rita Kernn-Larsen tenne a Londra nel 1938 presso la Guggenheim Jeune, la prima galleria d’arte appena avviata da Peggy Guggenheim in territorio inglese.

Rita Kernn-Larsen a Copenhagen, 1934. Collection of Danielle GrĂĽnberg

Il clima internazionale favorito in quel momento in Europa aiuta certamente a trovare terreno di interesse nei confronti di Peggy che diventerĂ  il miglior punto di riferimento per molti giovani artisti di allora, alcuni dei quali costituiranno il punto principale del rinnovamento valido anche per gli emergenti artisti d’oltreoceano, vedi gli Irascibili Newyorkesi. Il surrealismo destinato ormai a diventare la palestra dove liberamente poter sperimentare nuove ricerche in ambito sempre piĂą internazionale, si pensi all’opera di divulgazione di tali istanze promosse da Minotaure, la rivista distribuita pure in Italia e destinata a formare vari artisti del periodo poi protagonisti della seconda metĂ  del Novecento, come, a livello nazionale, Alberto Viani o Mario Deluigi. Il surrealismo di Kernn-Larsen non assume ripercussioni a livello formale, quanto invece insiste su concezioni simboliche e di evidenti processi validi per rapide e costruttive associazioni di idee attraverso il riferimento alle immagini.

Rita Kernn-Larsen  Fantasmi / Phantoms, 1934
Olio su tela / Oil on canvas – 120 x 75.5 cm
Statens Museum for Kunst, Copenhagen

In tale accezione anche i ricorrenti alberi de “La rivolta delle donne” recuperati sulle tracce di Paul Delvaux o di Max Ernst, diventano eloquenti nei loro danzanti femminei movimenti. A volte, come in Phantoms ad esempio, riemergono citazioni plastiche ancora di lĂ©geriana ascendenza, diventando fondamentali per ulteriori sviluppi formali e cromatici. A questa prima importante rassegna, oggi, a distanza di anni, ripresa alla Guggenheim di Venezia nell’ambito della campagna di importanti acquisizioni di tali opere, la scelta del Solomon Guggenheim Museum cade forse sul piĂą significativo dipinto, seppur di piccole dimensioni del 1937, Self-Portrait, meglio noto con il piĂą suggestivo titolo Autoritratto, Conosci te stesso, indicativa e sempre utile prassi in tal senso nell’uniforme tonalitĂ  rossa dello sfondo, fitto di intensi rimandi di diversa natura e origine. Come riporta la stessa pittrice in alcune dichiarazioni, il soggetto è stato “pensato per essere il mio ritratto… senza scarpe perchĂ© ho dovuto attraversare lo specchio che è un ricordo”, quello del romanzo, Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, il seguito delle avventure di Alice nel paese delle meraviglie.

Rita Kernn-Larsen (1904 – 1998)  Autoritratto (Conosci te stesso) / Self-Portrait (Know Thyself) 1937 Olio su tela / Oil on canvas 40 x 45 cm Solomon R. Guggenheim Foundation, Venice. Purchased with funds contributed by Penny Borda, Lewis and Laura Kruger, and the Guggenheim Circle, 2013

In questo contesto in cui si avvalora il ricorso alla psicoanalisi come metodo irrinunciabile alla propria conoscenza e che in tal senso aveva ottenuto ufficiali riscontri all’interno del movimento d’avanguardia, ritroviamo citato il motivo dell’albero nella metamorfosi delle foglie o di un cespuglio, nelle stesse labbra femminili presenti nel quadretto. Alla fine un interessante contributo, quindi, dedicato ad un’artista fino a oggi poco nota, ma che rivela suggestive occasioni per aggiornare la situazione culturale e artistica di quel periodo, soprattutto per la sua evidente metapittura, antesignana per i tempi, già libera da condizionamenti troppo vincolanti o almeno non più accettabili nel poter continuare a condividere i precedenti così antitetici e tranchant giudizi tra figurazione e astrazione.

Saverio Simi de Burgis

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Nota
Immagine di copertina: Rita Kernn-Larsen (1904 – 1998) In cerca della luna (Vers l’inconnu) / Searching for the Moon (Vers l’inconnu) 1936-1937 Olio su tela / Oil on canvas  80.4 x 65 cm Private Collection, Denmark

 

Biografia

Rita Kernn-Larsen nasce il 1 gennaio 1904 a Hillerød, Danimarca. Nel 1924 visita la sorella a Oslo e vi rimane per frequentare la Scuola statale di disegno (1924–25). Rientrata a Copenaghen, nel 1926 si iscrive all’Accademia d’arte (1927–29), ma nel 1929, in disaccordo con i metodi d’insegnamento, si trasferisce a Parigi.
Nella capitale francese diventa una delle migliori allieve di Fernand LĂ©ger (1930–31), e incontra il  giornalista e mercante d’arte di origini ebree Isaac GrĂĽnberg, che sposerĂ  nel 1940. Rientra in Danimarca nel 1934, anno in cui tiene anche la sua prima personale alla Kunsthandel Chr. Larsen di Copenaghen. La sua opera viene associata a quella di Pablo Picasso, LĂ©ger e Georges Braque. Nello stesso anno conosce il gruppo surrealista danese e diventa amica degli artisti Elsa Thoresen e Vilhelm Bjerke-Petersen. Collabora, inoltre, come illustratrice di alcune riviste quali “Politikens Søndagsmagasin”, “Social-Demokraten” e “Hjemmet Søndag”. A partire dal 1935 espone con i surrealisti, a Copenaghen, Oslo, Lund, Londra e alla “International Surrealist Exhibition” a Parigi (1938).
Nel 1938 Peggy Guggenheim, conosciuta l’anno prima a Parigi, dove Kernn-Larsen risiede, organizza la “Exhibition of Surrealist Paintings by Rita Kernn-Larsen” (31 maggio–18 giugno)  nella galleria Guggenheim Jeune di Londra, dove altre opere saranno poi esposte. Recatasi a Londra per l’inaugurazione della mostra, Kernn-Larsen vi rimane a causa della guerra che nel frattempo è scoppiata. Nella capitale inglese partecipa agli incontri e alle mostre del gruppo surrealista, pur ammirando l’opera del surrealista belga Paul Delvaux. Nel 1944 nasce la figlia Danielle Rose.
Terminata la guerra si trasferisce a Saint Jeannet, nella Francia del sud, dove rimarrĂ  sino al 1992. Si allontana dal Surrealismo e si dedica a un’arte fondata sulla natura e sull’astrazione. Nel 1949–50 illustra vari libri per bambini. Negli anni ’60 la sua opera diventa non-figurativa e arriva a includere la ceramica e il collage. Nel 1986 partecipa alla Biennale di Venezia e nel 1995 le viene tributata un’ampia antologica al Randers Kunstmuseum di Copenaghen. Kernn-Larsen muore il 10 aprile 1998 a Copenaghen.